Agli inizi dell'Ottocento, sulla scia degli ideali rivoluzionari e della nuova concezione urbanistica del secolo, si pensò di abbattere la prima cinta muraria e la relativa porta per edificare, come in molte città e paesi d'Italia, la Piazza della Libertà. Ne fu affidato il progetto all'architetto Simelli di Stroncone che lo redasse nel 1818; i lavori, che di lì a poco seguirono, conferirono alla piazza un aspetto molto simile a quello attuale.