Esisteva già la piccola rocca nel secolo XIII, giacchè in un patto d'alleanza col Comune di Rieti, stipulato nel 1307, il nostro paese si obbliga ad accrescere di fanti e di cavalli le milizie reatine, a scendere con esse in battaglia contro tutti i loro nemici, eccettuati la Chiesa, il popolo romano e la città di Terni, e finalmente a cedere in tempo di guerra la torre al sindaco del popolo di Rieti. Nel 1394 fu occupata da Pandolfo Malatesta e nel 1404 da Andrea Tomacelli che, in rotta con la Corte di Roma e alleatosi con Ladislao re di Napoli, vi si asserragliò o per tenere a bada il paese, o per avervi un asilo forte e sicuro nel caso di una guerra in questa regione. Gli Stronconesi però, gelosi della loro libertà, insorsero, assalirono la rocca, ne cacciarono il presidio e buona parte ne distrussero. Quando il 14 dicembre 1493 Pio II passò per il nostro paese, le fortificazioni erano ancora tali da rendere il luogo munitissimo contro il nemico, e fu soltanto verso il 1756 che la rocca venne completamente distrutta per ricavarne i materiali che servirono a edificare la sacrestia di San Nicolò.
La rocca, su pianta trapezoidale, occupava lo spazio dell'edificio utilizzato in momenti diversi a scuola e ospedale.